Canali TV che si spengono e trasloco dei mux: modalità di rilascio della banda 700MHz e non solo

5/1/2018 18:05:17
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Canali TV che si spengono e trasloco dei mux: modalità di rilascio della banda 700MHz e non solo
A maggio 2017, in una Decisione del Parlamento e del Consiglio EU, si stabilisce che la banda dei 700MHz (in cui sono stati allocati fino ad oggi 12 canali TV) debba essere liberata entro il 2020, con la possibilità per i Paesi membri di ritardare lo spegnimento di tali canali, con motivate ragioni, fino al 2022.

Molti paesi, tra cui la Francia, erano dell’opinione di non concedere questa proroga perché tale ritardo su alcuni paesi (Italia) potrebbe rendere impossibile l’avvio delle reti 5G sulle stesse frequenze per i paesi confinanti (Francia).

Per questo dovevano essere raggiunti accordi bilaterali tra paesi confinanti, entro il 2017, al fine di ridefinire l’utilizzo delle frequenze nelle aree di confine secondo un principio di “accesso equo” che sono stati ratificati.

Tutto questo significa che devono essere fatti tre passi fondamentali:

1 - Rispetto di “accesso equo”.
I trattati internazionali hanno diviso le frequenze nel seguente modo:
14 frequenze Italia e 14 frequenze per gli altri paesi sia nel versante del Tirreno( Spagna, Francia, Principato di Monaco) che in quello Adriatico (Austria, Slovenia, Croazia, Montenegro e Grecia), con la Svizzera 15 frequenze Italia e 13 Svizzera. Inoltre, l’Italia potrà continuare ad utilizzare 8 canali dei 12 presenti nella banda dei 700 MHz fino al 2022 (gli altri sono utilizzati da paesi confinanti per avviare le reti 5G).

2- Riduzione dei mux nazionali e locali.
Questo comporta un processo italiano di riduzione dei mux nazionali e locali secondo una strategia che dovrà essere approvata dal Governo Italiano entro giugno 2018 salvaguardandola qualità del servizio per tutti gli utenti che ricevono attualmente il digitale terrestre.

3- Capitolo televisori.
Tutto il processo dovrebbe realizzarsi, possibilmente, senza dover cambiare fin da oggi il televisore di casa.
Per questo già da giugno 2017 devono essere venduti televisori con a bordo la tecnologia DVB-T2 e HEVC Questo aiuterà un ricambio tecnologico dei televisori aiutato dal fatto che fino al 2020 non sarà adottata HEVC ma solo compressione MPEG-4 che molti televisori acquistati dopo lo switch off analogico/digitale, già supportano.

Tutto questo per arrivare al 2030 quando è prevista la liberazione completa della banda UHF per dare ulteriore spazio alle reti di quinta generazione 5G come succederà in tutto il nostro pianeta, argomenti di cui ci occuperemo nelle prossime news.

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